Inciku
INCIKU IN SICILIA
di Nicola Riolo
Non è semplice racchiudere in poche righe l’efficacia della
tecnica dell’inchiku in acque pescose come quelle del canale di
Sicilia..proverò comunque a rischio di sembrare troppo breve.
Girando in lungo e in largo le coste siciliane, le sue isole
minori, fino alle coste tunisine per il lavoro dell’Enciclopedia dei Waypoints
Siciliani Sommersi e per testare le attrezzature che creo in collaborazione con
Olympus, non potevo che rendermi conto di quanto gli immensi spazi del canale
di Sicilia, potessero essere ricchi di scogli e relitti…e pesci!
Sugli Hot Spot più pescosi che ho annotato nel mio libro..e
che tra poco saranno a disposizione dei “pochi gelosi custodi” cui è destinato
questo lavoro, ce ne sono parecchi sui quali ogni tecnica light e non si esalta
al massimo delle proprie potenzialità. Pur ritenendo che il Vertical Jigging
sulle ricciole sia una tecnica insuperabile..non me ne vogliano gli
appassionati di traina col vivo..sugli spot tipici da grandi sparidi come
dentici, pagri e corazzieri, l’inchiku offre sempre la possibilità di catture
eccezionali!
Il mese di aprile che ormai è alle porte..offre a tutti gli
appassionati della tecnica le catture degli esemplari più grandi.
In questo periodo infatti i grandi sparidi diventano
particolarmente territoriali e scacciano dal proprio territorio ogni intruso
indesiderato.
Le mille sfaccettature della tecnica e delle varie esche e
strategie utilizzabili sono ben spiegate nel mio libro appena pubblicato “Tutti
i Segreti dell’Inchiku”, ma quando si parla della tarda primavera..ogni
movimento e ogni tentativo sia pure apparentemente goffo su spot di pregio, può
trasformarsi nella magia di uno strike poderoso!!!
Dalle nostre parti il pomeriggio..dopo le cinque nel mese di
aprile..è il momento più adatto alle catture dei dentici e dei pagri più
grandi..ed il fondale cui normalmente i pescioni si avvicinano prima
dell’arrivo della sera è quello del confine delle secche o delle cadute batimetriche
che dalla roccia raggiungono il confine con la sabbia..
Le batimetriche ideali ovviamente variano a seconda delle
varie zone nelle quali si pesca e delle varie opzioni di cui si dispone..ma se
devo dare una indicazione di massima, direi che la quota compresa tra i 40 e i
60 mt, in questa fase resta quella da preferire!
Per la cronaca i grandi dentici li ho pescati fino a 130 mt
ed i grandi corazzieri fino a 150..ma la tecnica dell’inchiku, soprattutto in
questa stagione e agli orari di cui sopra, si esalta alle quote intermedie di
cui sopra.
Personalmente utilizzo esclusivamente attrezzature create in
collaborazione con Olympus e la mia canna preferita è la Active Jigging, concepita ad ok per le discipline light come l’inchiku dove l’amo standard
montato sul doppio assist è sottile per una penetrazione anche in ridotte
porzioni di labbro del pesce e dunque non può essere sollecitato da un’azione
di canna trpp rigida! Per quanto riguarda il mulinello la scelta può ricadere
tanto su modelli rotanti, quanto su modelli a bobina fissa. Anche se i più
esperti preferiscono il “rotantino” per un’azione di pesca più corretta, posso
assicurarvi che personalmente utilizzo indifferentemente l’uno o l’altro
modello. Dunque in questo caso specifico, prima di affrontare questa spesa, il
mio consiglio è quello di testare le attrezzature dei propri compagni di pesca
e verificare le proprie attitudini e le proprie convinzioni con entrambi i
modelli..solo quando ci sentiremo più sicuri sulla pratica della tecnica e dei motivi
che spingono a preferire l’uno piuttosto che l’altro modello, potremo allora
spendere inostri soldi con maggiori possibilità di successo!
In quest’ottica, un accorgimento utile può essere quello di
aprire repentinamente qualche chilo di frizione subito dopo lo strike, in modo
da poter combattere anche un pesce di taglia con il minimo rischio di apertura
o rottura degli ami..spero di avervi trasmesso con queste brevi tracce..un
anticipo di primavera e delle catture che questo periodo più di ogni altro periodo..sà
offrire ad esperti e principianti.