Portovenere - Mattidapescare

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I Luoghi
Il paese sorge all’estremità meridionale di una penisola, la quale, staccandosi dalla frastagliata linea di costa della riviera ligure di levante, va a formare la sponda occidentale del Golfo della Spezia. Alla fine di questa penisola si trovano tre piccole isole: la Palmaria, il Tino e il Tinetto; solo l'isola Palmaria, che sorge proprio di fronte al borgo di Porto Venere al di là di uno stretto braccio di mare, è in piccola parte abitata.
Alla città è stata conferita nel 2006 la Bandiera Blu per la qualità dei servizi del porto turistico (Marina di Portovenere).
È alle fasi di avvio un progetto per l'installazione di un sistema di depuratori, ancora assente, in località Calata Paita, nei pressi della Chiesa di S. Pietro e la Grotta Byron, dove si trova lo scarico in profondità della rete fognaria locale

Clima Il clima è tipico mediterraneo, pressoché privo di eccessi termici in estate e di episodi di gelo in inverno. Tuttavia, le precipitazioni possono essere molto abbondanti, specialmente in autunno e primavera, a causa dell'orografia della Riviera di Levante.
Nel territorio comunale, è ubicata la stazione meteorologica di Isola di Palmaria, i cui dati possono essere ritenuti simili a quelli che si verificano a Porto Venere e nelle zone limitrofe.


PORTOVENERE
Oltre ad offrire un meraviglioso paesaggio, Portovenere è luogo di particolare interesse per i pescasportivi locali e non, poiché dà la possibilità di pescare con qualsiasi tecnica tutte, o quasi, le specie ittiche presenti nel nostro mare. Attenzione però all'ordinanza che regolamenta la pesca in questo Comune

Pesca da terra
Cominciamo il nostro viaggio da Punta San Pietro, suggestiva scogliera dove, con tecniche a bolognese o all'inglese, possiamo insidiare saraghi ed occhiate, oltre alle molteplici varietà di pesci da scoglio.
Nel tratto di costa che va dalla Calata Doria (compresa) all'Arenella (esclusa), possiamo usare le solite tecniche viste per Punta San Pietro, ma, senza dubbio, le più utilizzate sono il "beachlegering", innescando bigattini ed anellini, ed il "serf", innescando granchi o murici, tecniche molto redditizie per insediare orate che stazionano nel canale quasi tutto l'anno.
Sul Molo Dondero, a galleggiante, si può tentare la cattura di grossi branzini nei giusti orari e nelle condizioni meteo-marine in cui il serrande è più presente.
Nel tratto di costa che parte dall'Arenella ed arriva sino alla spiaggia dell'Olivo, troviamo diverse tipologie di scogliera, tutte interessanti per noi pescatori.
Le specie che riscuotono maggiore interesse sono saraghi, orate ed occhiate. La pesca a galleggiante è la più indicata.
Sconsiglierei tecniche da lancio, visto che a pochi metri da riva ci sono impianti di mitilicoltura, quindi è molto probabile incocciare.
Pesca dalla barca
Molta attenzione va fatta ai divieti di ancoraggio e di pesca nel canale.
Mi soffermerei solo ed esclusivamente su una preda, ovvero sull'orata, visto che è il pesce più ambito e ricercato, che si pesca utilizzando le tecniche viste nella pagina dedicata al pregiato sparide.
Elenchiamo i posti dove è più probabile incontrarla:
- all'interno degli impianti di mitilicoltura;
- nello specchio acqueo di fronte al distributore di benzina, sino all'ingresso del porticciolo.
Nei mesi autunnali ed invernali possiamo pescare anche tutte le specie di cefalopodi che accostano all'interno del canale.
Ad inizio primavera, trainando minnows e cucchiaini all'interno del canale, è facile catturare pesci serra.
ATTENZIONE ALLE ORDINANZE COMUNALE PER INFO CLICCA QUI

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